Il latte è l’alimento principale dei neonati almeno fino ai 6 mesi d’età. Nella maggior parte dei casi l’alimentazione avviene tramite latte materno, direttamente dalla madre. Il latte vaccino è infatti un prodotto totalmente naturale in grado di fornire al neonato tutti i principi nutritivi per la corretta crescita e lo sviluppo degli organi interni.
Quando, per svariate ragioni, non è possibile somministrare al bambino il latte materno, si ricorre dunque al latte artificiale, disponibile liquido o in polvere. In questo caso occorre valutare diversi aspetti e scegliere il latte più adatto alle esigenze del neonato. Per una corretta alimentazione occorre inoltre seguire alcune semplici regole: ad esempio la frequenza dei pasti, la quantità di latte in correlazione all’età, i misurini necessari e tutte le buone norme di sicurezza. Bisogna inoltre ricordare che spesso è il neonato stesso a consigliare, tramite il suo comportamento, come quanto e quando dare il latte. Accortezza, calma e consigli del pediatra faranno il resto. Per non essere totalmente impreparati però, vediamo insieme alcuni consigli da seguire non dimenticando che ogni bambino ha le sue specifiche peculiarità ed esigenze.
Indice
Quante volte deve mangiare neonato?
Tra le tante preoccupazioni dei neogenitori, l’alimentazione del bambino è sicuramente ai primi posti. Sono tante infatti le domande che si fanno le mamme e i papà non appena il neonato torna tra le mura di casa. In particolare occorre fare chiarezza sulla frequenza dei pasti: quante volte deve mangiare un neonato?
Come in tutto quello che riguarda i bambini in tenerissima età, anche l’alimentazione dipende da caso a caso. A seconda del peso e delle condizioni del neonato è bene infatti consultare il proprio pediatra e stabilire quale sia la frequenza più idonea. È possibile però individuare alcuni “paletti” in cui deve rientrare l’alimentazione dei bambini.
In particolare la frequenza delle poppate, sia con latte materno che con latte artificiale, dovrebbe essere all’incirca:
- neonati di 1 mese: 6 pasti al giorno
- neonati di 2 mesi: 5 pasti al giorno
- neonati di 3 mesi: 5 pasti al giorno
- neonati di 4 mesi: 4 pasti al giorno
- neonati di 5 mesi: 4 pasti al giorno
- neonati di 6 mesi: introduzione dei primi alimenti e circa 3-4 pasti al giorno
Esistono inoltre diverse filosofie di pensiero. C’è chi infatti sostiene di alimentare il neonato ogni qualvolta lo richieda, soprattutto nel caso dell’allattamento al seno. Sarà infatti l’organismo del bambino e il ciclo di sonno-veglia a regolare con il tempo la frequenza. Di diverso pensiero invece chi sostiene di alimentare il neonato ad intervalli regolari e quindi “forzati”.
Quanto latte deve bere un neonato?
Abbiamo visto quanti pasti dovrebbe fare un neonato, ma il tutto dipende e varia molto da bambino a bambino, non esiste una regola ferrea e in ogni caso è fondamentale seguire sempre le indicazioni fornite dal pediatra di fiducia
TIpicamente si utilizza una formula matematica per vedere quanto latte il neonato dovrà bere durante le 24 ore.
Quanto latte deve bere un bambino = (Peso del Bimbo in grammi / 10 ) + 250
Se un bambino pesa ad esempio 3,k KG = (35000/10)+ 250 = 600gr di latte nelle 24 ore.
In base a quante volte mangia nel giorno la cifra verrà suddivisa, ad esempio se fa 5 pasti è 600/5 =120g a pasto
Ovviamente questa formula è solo una pura indicazione di massima
Quanta quantità in base ai mesi (tabella grammi latte neonato)
Oltre alla frequenza dei pasti, un altro aspetto da considerare è la quantità di latte da somministrare al neonato. Questa varia in base all’età del bambino e soprattutto al tipo di allattamento. In caso di allattamento al seno infatti è difficile conoscere la quantità di latte vaccino succhiato dal neonato. In questo caso sarà sufficiente dare da mangiare al neonato ogni volta che questi lo richiede. Il vantaggio è duplice: da un lato si seguono i ritmi e le caratteristiche dell’organismo del bambino, dall’altro si aumenta la produzione di latte per la mamma.
Al contrario in caso di allattamento con latte artificiale occorre seguire innanzitutto i consigli del pediatra di fiducia. Le variabili in gioco sono infatti molteplici, partendo dal peso del neonato ai suoi eventuali problemi gastro-intestinali, intolleranze e abitudini.
In caso di utilizzo di latte artificiale, i genitori possono optare per il latte liquido già pronto all’uso oppure per il più diffuso latte in polvere da diluire in acqua. In particolare è possibile seguire la seguente tabella dei grammi di latte da somministrare al neonato:
- Prima e seconda settimana: 80-90 grammi
- Terza e quarta settimana: 90-100 grammi circa
- Secondo mese: 150-160 grammi
- Terzo mese: 160-180 grammi
- Quarto mese: 180-190 grammi
- Quinto mese: 190-210 grammi
- Sesto mese: 200-250 grammi
Età del neonato |
Quantità a pasto indicativa |
Numero pasti al giorno |
Quantità giornaliera indicativa |
---|---|---|---|
1° e 2° settimana | 80-90 grammi | 6 | 550ml |
1 mese | 90-100 grammi circa | 6 | 720ml |
2 mesi | 150-160 grammi | 6 | 800ml |
3 mesi | 160-180ml | 5 | 800ml |
4 mesi | 180-190 grammi | 5 | 900ml |
5 mesi | 190-210 grammi | 5 | 1000ml |
6 mese | 200-250 grammi | 3 | 1000ml o più |
7 mese | 250ml | 2 | 1000ml o più |
Quanti misurini?
Per la preparazione del latte artificiale in polvere è consigliato seguire le regole indicate sulla confezione. Ogni marca ha infatti diverse caratteristiche che variano in base a composizione del latte in polvere e capienza del misurino.
Ogni latte artificiale in polvere avrà quindi le indicazioni da seguire per diluire in maniera corretta il preparato. Non vanno dimenticate infine le procedure per la preparazione del latte artificiale. Basta infatti seguire alcune semplici regole, tra cui:
- lavarsi accuratamente le mani
- sterilizzare biberon, ghiera e tettarella,
- far bollire l’acqua e utilizzarla ad una temperatura di almeno 50 gradi
- agitare il biberon per far sciogliere la polvere
- raffreddare il biberon fino ad una temperatura di 40 gradi (sotto l’acqua corrente fredda)
NEONATI PREMATURI: QUALI SONO LE DOSI INDICATE DI LATTE ARTIFICIALE
A volte possono verificarsi alcuni problemi di allattamento con i bambini prematuri. Eppure, i bimbi nati prima del tempo hanno ancora più bisogno di latte materno rispetto a quelli nati a termine e in buona salute.
Si ricorre quindi all’allattamento artificiale quando non è possibile allattare il bambino al seno. Infatti il bambino nato prematuro, potrebbe non riuscire a succhiare dal seno della madre. Se la mamma riesce ad estrarre abbastanza latte i neonati prematuri possono benissimo guadagnare peso solo con il latte materno, a volte aggiungendo vitamina D o fosforo, in base alle indicazioni del medico.
Qualora questo non fosse possibile e si ritenga necessaria la somministrazione di latte artificiale, esistono tipologie di latte con formule speciali per bimbi prematuri. Quella più indicata è la formula di tipo 0 per bambini prematuri o con basso peso alla nascita. Questa tipologia di latte è ideale come complemento del latte materno o come unica fonte nutrizionale.
Il latte artificiale formula 0 è pensato per fornire tutti i nutrienti indispensabili per il rapido ed armonico recupero del prematuro, in ospedale e a casa. Si tratta infatti di un latte artificiale caratterizzato da un elevato apporto energetico e proteico che deve essere utilizzato sotto controllo del medico pediatra. Questo latte va somministrato seguendo dosi e quantità riportate sulla confezione o stabilite dal dottore.
In genere nella prima settimana di vita sono 10 ml per pasto, aumentando la dose di 10 ml al giorno, fino ad arrivare dopo una settimana a pasti con 70-80 ml di latte. Nel primo mese dopo la prima settimana in media ci si mantiene sui 100 ml a pasto, nel secondo mese sui 110-120 ml a pasto, terzo e quarto mese le dosi di latte artificiale sono invece di circa 140-150 ml a pasto, infine nel quinto e sesto mese si arriva a circa 200-250 ml a pasto.
I latti di tipo 0 devono garantire un accrescimento simile a quello del terzo trimestre di gravidanza. Infatti aiuteranno il tuo bimbo a introdurre 130-135 Kcal/Kg di peso corporeo. Ha infatti un elevato contenuto proteico. Le proteine nel latte di tipo 0 vengono parzialmente idrolizzate per facilitarne la digestione, ma anche per impedire che possano essere assorbite tramite la mucosa intestinale del bambino. Inoltre, contengono lattosio e destrine a basso peso molecolare e una maggiore quantità di sali e vitamine. Per il ferro si preferisce invece una integrazione farmacologica.
Come faccio ad essere sicura della giusta quantità?
Come abbiamo accennato all’inizio, una delle maggiori preoccupazioni dei genitori è capire quanto latte somministrare ai neonati. Tabelle, consigli, regole possono aiutare a tranquillizzare mamme e papà ma fortunatamente i genitori hanno un grande alleato, quasi insospettabile. Si tratta del neonato stesso!
Non dimentichiamoci infatti che siamo esseri umani che seguono ritmi naturali e così come il corpo della mamma solitamente produce il latte materno dopo la gravidanza, così la piccola creatura venuta da poco al mondo vi guiderà alla scoperta del suo corpo.
Secondo la maggioranza degli esperti in materia infatti, occorre dare il latte al bambino quando questi lo richiede. Poche ore dopo la nascita e nei primi giorni ne chiederà poco, mentre una volta a casa dovrete scendere a patti con pianti e poppate notturne. Ma dopo alcune settimane il bambino inizierà a seguire il tradizionale ritmo sonno-veglia e quindi a richiedere il latte di giorno e a riposare di notte.
Seguendo frequenza e quantità dei pasti e introducendo i primi cibi solidi intorno al sesto o settimo mese, avrete un bambino sano e forte. Da ricordare infine di seguire sempre le indicazioni del pediatra di fiducia e di considerare che ogni bambino ha le sue specifiche esigenze in base a peso, eventuali disturbi e sviluppo dell’organismo.
Per qualsiasi dubbio chiedete al vostro pediatra. Quanto riportato in questo articolo sono consigli che vanno approvati da un pediatra o un ostetrica che segue il vostro bambino