Quando si ha un bambino, l’allattamento è uno dei momenti più importanti, sia per la mamma che per il piccolo. Sicuramente lo saprete già: il latte materno è la migliore alimentazione possibile per un neonato, affinché la sua crescita e il suo sviluppo psicofisico si svolgano correttamente. Ma non sempre è possibile allattare un bambino al seno, in maniera naturale. Infatti, nonostante il latte materno sia la scelta migliore per il neonato, a volte può essere impossibile allattare il bambino al seno, per malattie o altre cause, ed è necessario orientarsi verso il latte artificiale liquido o in polvere per i neonati.

Scegliere il latte artificiale più giusto per il proprio bambino però non è facile. Infatti tutte le composizioni sono diverse, per quantità e additivi, perché il Ministero della salute indica dei limiti di composizione per ogni ingrediente, ma ogni produttore può proporre la propria ricetta, magari aggiungendo sostanze in misura minore o maggiore. Questo chiaramente suggerisce anche il perché i latti artificiali abbiano costi anche parecchio diversi tra loro o il motivo per il quale alcuni bambini preferiscono alcune preparazioni anziché altre.
Oggi vogliamo suggerirvi una guida completa al latte artificiale liquido e in polvere, per permettervi di compiere una scelta consapevole. Continuate a leggere se siete curiose.

Differenza tra latte materno e latte artificiale

Qualunque associazione di pediatria e ginecologia è d’accordo nell’affermare che il latte materno è l’alimento più completo per garantire la crescita di un bambino. E’ infatti ricco di proteine, lipidi, vitamine, minerali e carboidrati. Il bambino, quando assume latte materno, sviluppa anticorpi e difese immunitarie, utili a proteggerlo dalle malattie. Inoltre, all’interno del latte materno sono contenute alcune sostanze, ovvero gli enzimi digestivi, che regolano la digestione. In questo modo le coliche e gli spasmi dei neonati saranno più lievi e meno frequenti.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità infatti raccomanda le mamme di allattare al seno i propri bambini almeno per almeno i primi sei mesi di vita.
E poi ci sono altri due aspetti particolarmente interessanti, e vantaggiosi se così può dire, del latte materno: la disponibilità e il costo. Infatti, il latte della mamma è sempre disponibile per i bimbi, ogni volta che ne sentono la necessità, non c’è bisogno di scaldarlo, e non costa nulla.

Può succedere infatti che il latte materno non sia sufficiente. A quel punto, per l’alimentazione del bambino è importante ricorrere al latte artificiale. Questo può essere liquido o in polvere.
Il latte artificiale altro non è che latte vaccino, cioè di mucca, addizionato con elementi nutritivi particolari, in modo da farlo assomigliare il più possibile al latte materno.
Il latte artificiale comunque, in qualunque forma sia, garantisce al neonato uno sviluppo e una crescita sana e normale. Contiene infatti tutti i nutrienti essenziali e la sua composizione richiama quella del latte materno.

Nonostante questo esistono però alcune differenze. Il latte materno infatti contiene alcune sostanze chiamate “Nucleotidi“, ovvero: citosina, adenina uridina, inosina e guanosina. Si tratta di sostanze utili al neonato soprattutto in caso di gastroenterite infettiva. Aiuteranno il neonato a riprende peso in fretta. Però, il latte vaccino ha una scarsa presenza di nucleotidi, al suo interno. E’ necessario quindi aggiungerli in modo artificiale. Altra sostanza presente all’interno del latte materno sono gli ormoni, come la prolattina, i peptidi e gli ormoni tiroidei, che sembra siano in grado di proteggere i neonati ipotiroidei.

All’interno del latte materno ci sono anche le prostaglandine, che sono fondamentali per l’integrità e il corretto funzionamento dell’intestino del neonato. Questo è particolarmente evidente analizzando le feci dei neonati. Tutte le sostanze presenti nel latte materno sono legate ad una maggiore resistenza alle infezioni, ad una migliore prontezza visiva ed ad un miglior sviluppo neurologico del neonato.

Altra sostanza presente nel latte materno, ma non nel latte vaccino, è il DHA, un acido grasso polinsaturo essenziale Omega 3, importante per la maturazione della retina e per lo sviluppo intellettivo. Questa sostanza però non è presente in tutti i latti artificiali perché non tutti i produttori lo inseriscono nella formula.

Differenza tra latte artificiale liquido e in polvere

Il latte artificiale è un derivato del latte vaccino che viene però modificato per offrire proprietà nutritive e composizione il più simile possibile a quelle del latte materno. In Italia è conforme ad una ristretta normativa CEE che ne definisce gli ingredienti e la composizione, ed è quindi totalmente sicuro. A livello di ingredienti, il latte artificiale liquido non presenta particolari differenze rispetto a quello in polvere. Le uniche riguardano le modalità di preparazione.
Il latte artificiale liquido infatti un latte che viene venduto in contenitori sigillati e sterili, e può essere conservato in frigorifero per 24 o 48 ore. Il latte artificiale, così come quello materno, deve essere conservato nella parte in fondo al frigorifero, perché si tratta della zona meno soggetta agli sbalzi termici, che invece si ha sull’anta. Il latte artificiale liquido però è più costoso di quello in polvere.
Il latte in polvere invece, necessita di una preparazione più lunga e più complessa. Il nostro consiglio è quello di seguirla alla lettera, perché il rischio è di incappare in fastidiose infezioni di batteri.

Quale formula di latte artificiale usare

Esistono diverse formule di latte artificiale, che potrete utilizzare per i vostri bambini. La Formula 1 viene utilizzata nei primi sei mesi di vita del bambino, e poi c’è la Formula 2 , per bambini che hanno più di sei mesi. Quest’ultimo viene chiamato anche latte di mantenimento. Infatti, le diverse formule di latte artificiale servono ad accompagnare il bambino nella sua crescita. Un po’ come accade con il latte materno, che si modifica man mano che il bambino cresce, per aiutarlo a compensare le sue diverse esigenze nutrizionali.
La cosiddetta Formula 1 ha una composizione molto simile a quella del latte materno, mentre la Formula 2 è consigliata per il proseguimento dell’allattamento.

Se poi i bambini hanno esigenze particolari o necessità speciali, si possono scegliere le altre tipologie. Ad esempio, la Formula 0 è per bambini prematuri, il latte a un basso contenuto di proteine, che vengono altamente idrolizzate, ovvero ridotte in piccolissime particelle, è invece consigliato per tutti quei bambini che soffrono di allergie. Inoltre, ci sono altri latti speciali, per bimbi che soffrono di coliche, stipsi, diarrea e reflusso gastroesofageo.
Evitate le formule idrolizzate se sospettate che vostro figlio abbia un’allergia alle proteine del latte. Solo in alcuni prodotti specifici di latte idrolizzato le proteine vengono completamente scomposte in aminoacidi che permettono di essere facilmente assorbiti. Se il latte artificiale che avete scelto è composto in questo modo potete anche utilizzarlo in caso di allergie alla proteine del latte.

In ogni caso, prima di scegliere un latte speciale per il vostro bambino vi consigliamo di consultare il vostro pediatra. Infatti, sbagliare latte è facilissimo, e potreste causare problematiche anche gravi ai bambini.

In genere, molti medici sconsigliano di dare latti speciali all’inizio dell’alimentazione. Molto meglio introdurli, sotto consiglio di un medico, dopo aver individuato la patologia. Inoltre, il pediatra vi dovrà indicare, oltre alla tipologia di latte, anche la durata della somministrazione.

Ogni bambino può sviluppare delle preferenze, su una tipologia di latte o su un’altra. Si tratta infatti di gusto, che spesso cambia moltissimo da latte a latte, ma anche di assimilazione. Infatti, se notate che il vostro bimbo non cresce in modo regolare, ha un sonno inquieto, provate a cambiare marca. Meglio se in accordo con il pediatra o l’ostetrica.

Quantità latte artificiale e quante volte al giorno

Molte mamme si chiedono quante volte sia necessario dare il latte artificiale al proprio bambino. Esistono indicazioni precise, secondo alcuni pediatri, su quanti pasti dovrebbe fare un bambino con il latte artificiale, nell’arco di una giornata, e su quali dosi siano raccomandabili. Prima di affrontare questo argomento però è necessario specificare un aspetto: ovvero che il latte artificiale è più difficile da digerire rispetto a quello materno. Quindi dosaggi e orari molto rigidi possono causare disturbi intestinali al bambino. Il consiglio, in questo caso, è di affidarvi ai consigli del vostro pediatra, modulati sul vostro bambino.

Solitamente, per regolare i vostri pasti, potete affidarvi allo schema classico in cui fino al terzo mese, il bambino riceverà sei poppate al giorno ogni tre ore e mezzo. Poi intorno al quarto mese si passa a cinque poppate ogni quattro ore, mentre dal quinto o sesto mese le poppate diventeranno quattro.

Le quantità suggerite per partire sono di 10 ml per pasto, aumentando la dose di 10 ml al giorno, fino ad arrivare dopo una settimana a pasti con 70-80 ml di latte. Durante il primo mese, di solito dopo la prima settimana, si mantiene una media di circa 100 ml a pasto. Invece dal secondo mese le quantità arrivano a circa 110-120 ml a pasto. Durante il terzo e quarto mese si sale a 140-150 ml a pasto, mentre nel quinto e sesto mese i quantitativi raggiungono i 200-250 ml a pasto. Se avete dei dubbi qui un articolo che spiega le dosi consigliate.

Ci sono poi altre scuole di pensiero. Infatti, secondo alcune mamme potrebbe funzionare bene anche l’alimentazione a richiesta, con il bambino che in base ai propri impulsi fa capire alla madre che è ora di essere nutrito, esattamente come per l’allattamento al seno. Infatti, se il bambino viene nutrito in base alla sua stessa richiesta, imparerà a conoscere meglio il proprio senso di sazietà e di fame, e secondo alcuni studi questo ridurrà il rischio che sviluppi sovrappeso e obesità nelle successive fasi della vita. Vi invitiamo però a consultare la tabella del latte in polvere, con tutte le indicazioni precise sui quantitativi.

Tabella del latte in polvere

A volte, le mamme si preoccupano che il proprio bambino non stia crescendo come gli altri o che lo stia facendo più lentamente. Se il vostro dubbio è se vostro figlio sta mangiando troppo o troppo poco, rispetto alle dosi consigliate, vi consigliamo di dare un’occhiata alla tabella nutritiva per i bimbi nutriti con latte artificiale. Il consiglio però è di affidarsi sempre al consiglio del pediatra, che conosce il vostro bambino e può suggerirvi i quantitativi giusti in base al vostro caso specifico.

La tabella che vi forniamo è puramente indicativa e non va presa alla lettera.

– Tra la 1° e 2° Settimana il neonato dovrà consumare 60-90 ml a pasto, per sei volte al giorno.

– Nel 1° mese  dovrà consumare 90-120 ml a pasto, per sei volte al giorno.

– A due mesi dovrà consumare 120-130 ml a pasto, per sei volte al giorno.

– A tre mesi dovrà consumare 150-160 ml a pasto, per cinque volte al giorno.

– A quattro mesi dovrà consumare 180 ml a pasto per cinque volte al giorno.

– A cinque mesi dovrà consumare 210 ml a pasto, per cinque volte al giorno.

– A sei mesi dovrà consumare 250 ml a pasto, per tre volte al giorno.

N.b Si tratta di dosaggi indicativi che variano da bambino a bambino. E’ fondamentale il consulto di un pediatra!

L’aspetto importante è che la crescita del bambino avvenga in modo costante. E deve essere di circa 150, 200 grammi a settimana, nei primi sei mesi. Di solito, dopo questo periodo si parte con lo svezzamento, e quindi anche il numero di poppate diminuisce, così come la quantità di latte. Intorno all’anno di vita il bambino può bere circa mezzo litro di latte al giorno, tra colazione e merenda o biberon della sera.

Come si prepara il latte in polvere

Il latte in polvere non richiede difficili preparazioni, ma occorre fare attenzione perché il latte in polvere non è sterilizzato, al contrario di quello liquido. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’OMS, ha creato infatti un opuscolo dedicato alla preparazione del biberon con il latte in polvere artificiale. Per prima cosa è molto importante lavarsi le mani, poi passate a tutte le parti del biberon. Per sterilizzare il biberon utilizzate soluzioni specifiche, uno sterilizzatore oppure potete anche avvalervi del classico metodo di bollitura. In questo caso, mettete tutte le varie parti del biberon in una pentola piena d’acqua, copritela e portate a ebollizione vivace. Quindi spegnete e raffreddare. Una volta che avrete sterilizzato il biberon potete conservatelo in un luogo chiuso, coperto e pulito.

Quindi, prima di preparare il biberon con il latte artificiale in polvere per il vostro bimbo, ricordatevi sempre di pulire e disinfettare la superficie sul quale lo preparerete.
Sciogliete la polvere utilizzando solo acqua ad alta temperatura. Sempre secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità è bene far bollire l’acqua, e poi trasferire la quantità di acqua necessaria e lasciare che si raffreddi fino a raggiungere i 70°C. A quel punto potete versare la polvere di latte necessaria per la preparazione, chiudere il biberon e agitare.
Per preparare il vostro latte in polvere artificiale potete utilizzare acqua oligominerale in bottiglia, oppure, in base alle regioni, anche acqua di rubinetto.

Poi, per raffreddare il latte, mettete il biberon sotto l’acqua corrente o in un contenitore con acqua fredda. Per controllare che non sia troppo caldo per il vostro bimbo, versatene qualche goccia sul polso. Il latte dovrà essere tiepido e non troppo caldo.
E se si è fuori casa, è importante organizzarsi con salviette umidificate, biberon già sterilizzato prima di uscire di casa, scaldabiberon portatile, magari di quelli che si scaldano anche con l’accendisigari dell’auto, latte artificiale, thermos e tettarelle.

Al contrario, se quando siete fuori casa avete deciso di utilizzare latte artificiale liquido non ci sono particolari accorgimenti. Il prodotto viene venduto sigillato. Però non esistono confezioni monodose, quindi quello che rimane dovrà essere conservato in una borsa frigo o termica con mattonella di ghiaccio, oppure se non dovesse essere possibile, sarete costretti a buttarlo.
Il rischio di infezioni è particolarmente alto soprattutto nei primi tre mesi di vita, quando le difese immunitarie del neonato sono molto basse. Poi, una volta trascorso questo periodo, l’organismo è più resistente, e la sterilizzazione di biberon e altri utensili per la nutrizione diventano superflui, nonostante sia importante fare sempre attenzione. La pulizia e l’igienizzazione non devono essere mai trascurate. Leggi l’articolo di approfondimento per la preparazione del latte in polvere.

Controindicazioni per neonati

I neonati, qualora debbano essere alimentati con latte artificiale, non devono assumere nei primi dodici mesi di vita, latte naturale di mucca o di capra, che hanno una composizione inadeguata ai bisogni nutrizionali del lattante e possono causare carenze di ferro.

Detto questo, la soluzione, se non potete allattare il vostro bimbo al seno, con il latte materno, è il latte artificiale. Non è certificato che il latte in polvere aumenti realmente l’incidenza di allergie, diabete insulina dipendente, obesità, o di malattie dell’apparato gastrointestinale, delle alte vie respiratorie, o peggio patologie serie come la sclerosi multipla, come alcuni dicono. Nella maggior parte di casi si tratta di pregiudizi o convinzioni non veritiere, e vogliamo ribadire una volta in più che le mamme che decidono o sono costrette ad alimentare il proprio bambino con latte artificiale non sono “mamme di serie B”.

Contrariamente però a quanto si pensa, non esistono controindicazioni per l’alimentazione con latte in polvere, per i neonati. Infatti è falso che il  bambino allattato artificialmente corre il rischio dell’”indigestione” o che il bimbo crescerà meno bene degli altri. Anche i bambini che prendono il biberon diventeranno degli adulti sani.

I rischi per il bambino, sono legati soprattutto alla preparazione del latte artificiale. Infatti, prima di far poppare il vostro piccolo dovete essere certi che tutto sia sterilizzato a dovere. Infatti solo se tutto è pulito e preparato in un ambiente igienico, potrete evitare che il vostro bambino contragga un’infezione che potrebbe causargli vomito, diarrea o febbre. Si tratta di avvenimenti rari, ma è sempre bene fare attenzione. Il latte in polvere può contaminarsi anche dopo l’acquisto, se non viene conservato a dovere, oppure se entra in contatto con mani e oggetti non puliti. Affinché tutto sia il più sicuro possibile, fate attenzione a una serie di accorgimenti, come utilizzare sempre acqua pulita e rinnovata, per bollire il biberon, non utilizzate mai acqua precedentemente ribollita. Poi lasciate raffreddare l’acqua nel bollitore per non più di mezz’ora, questo impedirà alla temperatura di scendere sotto il 70 ° C, la soglia in cui la sopravvivenza di un batterio è nulla.

Nutrizione e composti di latte in polvere o artificiale

All’interno del latte artificiale sono contenuti cinque elementi: carboidrati, proteine, grassi, vitamine e minerali, più altri nutrienti in quantità minori. Quello che rende un latte diverso dall’altro sono gli ingredienti aggiunti, come caseina e siero, due proteine del latte vaccino trovati nelle varie proporzioni in diverse marche.
Tra i carboidrati presenti, citiamo il lattosio, che è presente anche nel latte materno. Inoltre, altri carboidrati presenti possono essere il mais maltodestrina, spesso usato come una fonte secondaria di carboidrati nel latte artificiale.

Altre formule speciali contengono invece saccarosio, maltodestrine di mais, amido di mais modificato, o sciroppo di mais.
Tra le proteine presenti nel latte materno c’è il 60 % del siero di latte e il 40 % di caseina. Nei latti artificiali si è cercato di mantenere la stessa proporzione, con formule a contenuto proteico simile. Altri invece contengono il 100 % del siero di latte.

Tra i grassi, nel latte materno è contenuta una miscela di grassi monoinsaturi, polinsaturi e saturi. In quello artificiale invece vengono utilizzate una varietà di oli per abbinare la composizione di grassi del latte materno. Tra questi ci sono olio di soia, olio di cocco, di palma o olio di palma oleina, e olio di girasole. Olio di palma e olio di palma oleina sono ampiamente utilizzati, ma secondo alcune ricerche potrebbero ridurre l’assorbimento di grassi e di calcio. Ad esempio, oggi che l’attenzione verso l’olio di palma è cresciuta molte aziende evitano di inserirlo all’interno dei propri preparati di latte artificiale. L’olio di palma però serve a rendere più appetitosi i preparati. Si tratta infatti di un grasso saturo, come potrebbe essere il burro.
Altro elemento presente nel latte sono i trigliceridi a catena media, che richiedono meno sforzo per essere digeriti e sono più facilmente assorbibili dai neonati. Sono utilizzati nelle formule speciali per i prematuri e per i neonati che hanno difficoltà a digerire o assorbire sostanze nutritive.
Inoltre, possono essere presenti anche due acidi grassi a catena lunga di formula: DHA (acido docosaesaenoico) e ARA (acido arachidonico), entrambi presenti anche nel latte materno e fondamentali per lo sviluppo celebrale.

Ci sono anche vitamine e minerali, quelle più comuni sono il solfato ferroso, ovvero il ferro, l’ascorbato di sodio, ovvero la vitamina C e il pantotenato di calcio, ovvero la vitamina B5. I bambini, anche molto piccoli, devono ricevere  una quantità minima di ferro, di circa 0,27 milligrammi al giorno fino ai sei mesi, importanti per prevenire l’anemia da carenza di ferro.
Altre sostanze sono i nucleotidi, ovvero mattoni del DNA e RNA, naturalmente presenti nel latte materno. Hanno diverse funzioni e possono aiutare nello sviluppo del sistema immunitario. Molte marche di latte artificiale hanno nucleotidi aggiunti.

Ancora, potrete trovarci l’amido di riso, utile per impedire o diminuire i rigurgiti dei piccoli. Infatti, l’amido di riso serve per rendere il latte meno liquido, in questo modo la digestione dei neonati è facilitata.

Altre sostanze sono gli amminoacidi, come la taurina, la metionina e la carnitina, i probiotici e i prebiotici, batteri vivi che possono aiutare a prevenire le infezioni intestinali e infiammazioni. I probiotici e i prebiotici servono anche per proteggere il sistema digestivo del bambino, ma secondo alcune ricerche possono essere pericolosi per quei bambini che hanno un sistema immunitario compromesso. Quindi, anche in questo caso, prima di utilizzarlo rivolgetevi e consultatevi con il vostro pediatra.

Latte artificiale liquido: come e quando usarlo

Il latte artificiale liquido è sicuramente tra i più pratici. Non vi serviranno misurini e non dovrete fare miscelazioni. Inoltre, viene venduto in una confezione sterile, quindi anche la sicurezza per la salute del bambino non è in pericolo. Tutto quello che dovrete fare sarà aprire la confezione, versare il contenuto nel biberon graduato, in base alla porzione necessarie e scaldarlo quanto vi serve.
Solitamente tipo di latte artificiale viene utilizzato soprattutto nelle strutture ospedaliere proprio per questa facilità di utilizzo. Inoltre è da considerarsi la scelta più igienica perché potrete prepararlo anche se non avete a disposizione acqua minerale.
Però si tratta anche di un latte artificiale con un prezzo molto superiore rispetto a quello in polvere. Senza poi considerare che questo latte, una volta aperto il flacone, ha una durata breve. Deve infatti essere consumato entro le 48 ore, ed essere conservato con cura in uno scompartimento del frigo, e non nello sportellone, per evitare che le variazioni di temperatura lo danneggino.

Latte in polvere artificiale dopo il primo anno: perché usarlo

Di solito, a partire dai sette mesi le mamme iniziano lo svezzamento del proprio bambino. Il piccolo quindi assumerà tutti i nutrienti utili alla sua crescita, senza il latte. Altrimenti non si spiegherebbe il perché alcune popolazioni vivano bene anche senza latte, assente nella dieta per ragioni storiche, geografiche e climatiche. In Italia però sono rare le famiglie in cui non si consuma latte, che deve essere intero e non diluito con acqua. Questo perché il bambino ha bisogno di ingerire molti grassi, essenziali per la crescita e lo sviluppo del suo cervello. Solo dopo i 3 anni, se i genitori lo ritengono giusto, si potrà passare al latte scremato.

E, se mentre fino ai 12 mesi sia sconsigliato dar loro latte vaccino, dopo questo termine la decisione su come riempire il biberon è arbitraria, e qualunque mamma può decidere se nutrire il proprio piccolo con latte di mucca o di capra. Anche in questo caso, il consiglio è di prendere questa decisione insieme al proprio pediatra.
Infatti, esistono anche alcune soluzioni di latte artificiale, chiamate “crescita”, che possono essere utilizzate al posto del latte vaccino. Un bravo medico vi fornirà tutti gli spunti di riflessione e le informazioni necessarie per guidarvi in una scelta consapevole, ma sostanzialmente libera. Il latte crescita solitamente può essere utilizzato da bambini che hanno già compiuto il primo anno di vita, e può essere utilizzato, in base al composto anche fino ai tre anni.

Alcune mamme scelgono questa soluzione, anziché il latte vaccino, perché quest’ultimo risulta essere eccessivamente proteico e ricco di zuccheri semplici per i bambini, e troppo povero di ferro rispetto al loro fabbisogno.
Forse non lo sapete, ma il latte vaccino, ovvero il latte di mucca, contiene circa il triplo di proteine rispetto a quello materno e il doppio di quello formulato. E proprio questa sovrabbondanza di proteine, potrebbe causare nel bambino sovrappeso e obesità, durante la crescita. Quindi come potete ben intuire, si tratta di una decisione da prendere in maniera consapevole e informata.
Il latte di crescita è a base di latte, e può essere sia liquido che in polvere, ed è indicato nell’alimentazione del bambino a partire dal compimento del primo anno. Contiene infatti ferro, per contribuire allo sviluppo cognitivo del piccolo, vitamina D, per la crescita sana e regolare di ossa e denti, e ALA, ovvero acido alinolenico, per lo sviluppo cerebrale e dei tessuti nervosi.
Deve essere però integrato in una dieta giornaliera varia e bilanciata.
Introdurre troppo precocemente il latte vaccino può creare, oltre che allergie anche gravi, impercettibili ma significative perdite di sangue dall’intestino. Ecco perché la maggior parte delle scuole pediatriche raccomanda di continuare a offrire al bambino il latte di proseguimento almeno fino ai 10-12 mesi di età.

Latte artificiale biologico: si o no?

Anche per quanto riguarda il latte artificiale esiste una formula Bio, che sicuramente sarà apprezzata da tutte quelle mamme che desiderano scegliere prodotti biologici per i propri figli.
Solitamente alcune mamme tendono a preferire latte in polvere biologico perché, proprio come tutta l’agricoltura biologica, è realizzato tramite ingredienti ottenuti con metodi e processi produttivi che rispettano il territorio e l’ambiente. Però, la domanda che molte mamme si fanno è: se per gli ortaggi e l’agricoltura in generale, è necessario che rispettino determinati requisiti per essere definiti biologici, quali sono questi requisiti per quanto riguarda il latte in polvere?

Affinché un latte possa essere definito biologico deve provenire da fattorie biologiche controllate, in cui si pratica una concimazione organica e non chimica, cioè supportata da sostanze di origine biologica come il letame, e dove si utilizzano diverse misure preventive contro le infestazioni e non si utilizzano pesticidi, in nessuna forma. In queste fattorie biologiche viene prodotto il latte per neonati che poi viene successivamente commercializzato nelle farmacie o nei negozi specializzati del biologico.

Tutti gli ingredienti del latte in polvere biologico, per essere definiti biologici, devono avere ovviamente caratteristiche particolari. I grassi vegetali, l’amido e le maltodestrine, i carboidrati devono essere ricavati da piante coltivate secondo le linee guida dell’agricoltura biologica. Va evitata la concimazione con sostanze chimiche e nocive per il territorio e per la salute dell’uomo.

Inoltre, il latte in polvere biologico, deve avere sulla confezione il marchio BIO, che indica l’adempimento di tutte le normative CEE.
In Italia potete trovarlo sia nelle farmacie che nei supermercati ben forniti, sia nella sua versione in polvere per neonati, che in polvere per proseguimento, che infine dai sei mesi in poi. Oltre che nella versione liquida.

Bisogna però dire che non esistono ricerche in merito che dimostrino che questa tipologia di prodotto sia di qualità superiore rispetto al latte in polvere classico. Ma i genitori potranno avere a disposizione anche questa possibilità, tenendo però in considerazione che solitamente ha un prezzo superiore rispetto agli altri.

Consigli per la scelta giusta del latte artificiale

Individuare il latte migliore per il vostro bambino non è facile, lo sappiamo bene. Ma potete provare a tenere in considerazione alcune caratteristiche del prodotto nella scelta. Oltre, ovviamente, ad affidarvi ai consigli di chi conosce bene il vostro piccolo, ovvero il pediatra.
Se vostro figlio soffre di coliche notturne o di reflusso, ad esempio, potrebbe essere utile utilizzare un latte in polvere adeguato a questo problema. Ma il nostro consiglio è di non prendere l’iniziativa prima di avventurarvi tra i latti artificiali speciali. Ma di sentire sempre il parere di un medico prima.
Tra i consigli generici di scelta per il latte artificiale, vi consigliamo di fare sempre bene attenzione all’etichetta sulla confezione. Leggete le informazioni in essa contenute e gli ingredienti, il tipo di nutrimento, la coltivazione, i test sul prodotto ma, soprattutto, la conformità alle leggi europee, sebbene tutti i prodotti presenti in commercio abbiano pieno rispetto delle norme europee.
Per quanto riguarda le marche, ce ne sono tantissime, ma vi consigliamo di orientarvi verso prodotti di marca che garantiscono un’elevata qualità, controlli e test. Evitate anche prodotti con prezzi troppo economici, perché la qualità dei componenti potrebbe essere inferiore e non è il caso di guardare al risparmio, quando si tratta dell’alimentazione e della salute di un bambino.
Ma soprattutto, fate attenzione a come reagirà il vostro bambino, quando glielo darete. Infatti, non tutti i latti artificiali sono uguali, e alcuni bambini potrebbero preferire o tollerare meglio una tipologia, anziché un’altra. Sarebbe anche bene cambiarlo spesso, in base ai consigli del vostro pediatra.
Altro consiglio è di orientarvi verso le marche più reperibili. Sia al supermercato che in farmacia. Esistono alcune marche che sono presenti in quantità molto limitate. Voi invece fate sempre attenzione a verificare e a scegliere quelle più presenti, in questo modo non arrecherete stress al bambino, nel caso in cui quello da voi scelto non sia disponibile.

Consigli dei pediatri e dei dottori

I pediatri e i dottori consigliano anche di non soffermarsi o intestardirsi troppo sulle quantità di latte raccomandate sulle confezioni dei prodotti. Non tutti i bambini hanno bisogno della stessa quantità di latte, e la cosa migliore sarebbe che ogni bambino imparasse a capire ogni quanto, e in quale quantità, assumere latte artificiale, così come accade con l’allattamento al seno materno.

Se avete iniziato a dare a vostro figlio del latte artificiale, ma notate che rigurgita o soffre di stipsi, prima di cercarne un altro, consultatevi con il vostro pediatra. Infatti, opinione comune di molti medici, è che il latte può essere cambiato dopo circa due settimana, dando la possibilità al bambino di abituarsi, e poi, se i disturbi continuano, sceglierne uno diverso. I problemi gastrointestinali, dalle coliche al rigurgito, sono presenti nel neonato per lo più perché il tratto intestinale non è ancora maturo e quindi non sempre sono legate all’uso di un determinato latte artificiale.

Alcuni pediatri inoltre consigliano di cambiare spesso la marca di latte artificiale, in modo che il bimbo si abitui a sapori diversi. Inoltre, cambiare spesso marca di latte sarà utile anche per i benefici dettati da vitamine e oligo-elementi di cui spesso sono arricchite le formule delle diverse marche.
Secondo molti pediatri, uno dei compiti del medico è anche quello di prescrivere un tipo di latte anziché un altro, in base alle esigenze del neonato. Tutto questo sempre facendo attenzione a informare correttamente i genitori su quali siano le caratteristiche di quel determinato latte artificiale e perché è più idoneo per il bambino. Questo aiuterà le mamme e i papà a capire meglio le differenze di prezzo, a volte anche particolarmente significative, tra un prodotto e un altro, e che senza una dovuta spiegazione risulterebbero ingiustificate.
Invece, secondo l’opinione di altri pediatri, un medico non dovrebbe prescrivere la marca del latte al momento delle dimissioni, perché la montata lattea avviene spesso dopo. Il latte artificiale andrebbe infatti scelto successivamente insieme al pediatra che seguirà il bambino durante tutte le varie fasi della crescita.

Le migliori marche di latte artificiale

Esistono tantissime marche di latte artificiale disponibili, per mamme e papà in cerca di questi prodotti. La scelta quindi è ancora più difficile, per chi non ha le idee chiare. Non esistono però marche migliori o peggiori, semmai marche più adatte ad esigenze particolari. Infatti, tutte le marche di latte artificiale prodotto e venduto in Italia devono sottostare a severe normative che impongono la presenza dei nutrienti importanti per la salute e la crescita del bambino. All’interno dei limiti imposti, ogni marca realizza il proprio prodotto. Il “Codice di commercializzazione dei sostituti del latte materno” ha vietato la prescrizione di un latte specifico in lettera di dimissione, proprio per questo. In modo che ogni mamma possa individuare quello migliore per il proprio bimbo.

Bisogna comunque sempre fare attenzione che il latte artificiale scelto non contenga alcune sostanze in eccesso, come ad esempio zuccheri o aromi, perché possono portare a sviluppare problemi di obesità.

Le marche di latte in polvere in commercio però non si differenziano solo per componenti, ma anche per prezzi. Potrete trovare dal canonico latte in polvere a una decina di euro, fino a quello che costa invece circa cinquanta euro alla confezione, per le sue proprietà antireflusso o anticolica. Ma non fatevi destabilizzare da questo, e scegliete unicamente in base alle vostre necessità. Un latte più costoso non deve essere per forza il latte migliore.

Le marche più famose, e che potrete trovare sia al supermercato che in farmacia, sono Plasmon, Mellin, Humana, Nidina, Milupa. Ci sono poi alcuni supermercati che hanno deciso di produrre la propria marca di latte in polvere, come Coop. Queste marche, pur essendo molto simili, per quanto riguarda la composizione, possono anche essere molto diversi tra loro per sapore e odore. Quindi non è strano che ogni bambino sviluppi una particolare preferenza verso una marca anziché un’altra.

Latte Nidina, Humana, Hipp o Mellin sono prodotti da multinazionali europee, come la Nestlè, e rappresentano gran parte dell’offerta complessiva del latte di partenza e del latte di proseguimento ma non per questo significa che si tratti di prodotti di scarsa qualità. Affidatevi sempre al consiglio del vostro medico e non avrete problemi.
Ad esempio, tra il latte in polvere Humana, il latte in polvere Nidina e il latte in polvere Mellin non ci sono grandi differenze nella composizione, questo a dimostrazione che non esistono marche migliori o peggiori.

Occorre poi dire che tutte le tipologie di latte artificiale vendute in Italia rispettano i requisiti del CODEX Standard for Infant Formula, un insieme di codici e di direttive cui aderiscono tutti i Paesi membri della FAO e che rappresenta il punto di riferimento normativo mondiale per gli alimenti destinati ai neonati. Tutte le marche, più costose o più economiche, sono sottoposte agli stessi parametri di controllo.

Basandosi sui controlli effettuati da Altro Consumo, il latte Coop sarebbe il migliore. In realtà non esiste alcuna dimostrazione scientifica che una marca sia meglio di un’altra, in termini di risultati di salute e nutrizione. Le differenze di composizione tra un prodotto e un altro ci sono, ma sono talmente piccole da non avere alcun effetto sui risultati di salute e nutrizione. Possono esserci invece dal punto di vista del sapore.

Speriamo che questa guida possa esservi utile per la scelta del latte artificiale migliore per il vostro bambino.

Prima dell’utilizzo,acquisto e somministrazione di latte artificiale chiedere sempre il consulto del pediatra

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Info Importanti prima dell'acquisto:
Il latte materno è l'alimento ideale per il neonato, anche durante lo svezzamento e l'alimentazione diversificata.  Quando l'allattamento al seno non è possibile o non è sufficiente si può passare all'uso di una formula per neonati in polvere o liquido. Ricordiamo che prima di scegliere un latte artificiale o formulato è necessario interpellare il pediatra o un medico competente. Il sito esclude ogni responsabilità.