Il latte artificiale, detto anche latte in formula, che si dà ai neonati in sostituzione, o in aggiunta, al latte materno, si può trovare sia liquido che in polvere. Quale soluzione è più giusta per le tue esigenze, e quali sono le differenze tra queste due tipologie di latte artificiale? Continua a leggere per saperne di più.
Indice
Quando si usa il latte artificiale
Moltissime mamme sono costrette a ricorrere al latte artificiale e, anche se a volte questa scelta viene fatta a malincuore, perché siamo tutti consapevoli che il latte materno sia il migliore per la salute dei bimbi appena nati, in quanto più completo in termini di sostanze nutritive e più sicuro per quanto riguarda la tollerabilità e la digeribilità, esistono in commercio ottimi latte in formula che possono essere utilizzati per far crescere il neonato senza nessun tipo di carenza.
Il latte artificiale viene utilizzato quando la mamma non può, per motivi di salute o altro, allattare al seno il proprio bimbo. A volte inoltre accade che il solo latte materno non sia sufficiente, e che si verifichino problemi si scarsità di latte prodotto dalla mamma o di difficoltà di suzione del bimbo o dolori al seno. In tutti questi casi il latte in polvere sarà l’alternativa migliore per nutrire il proprio bimbo. Quindi, per permettergli di crescere sano e forte, il bimbo viene nutrito con il latte in formula che ha gli stessi nutrienti di quello artificiale. Nonostante sia simile in tutto e per tutto, il latte artificiale non sarà una replica esatta di quello materlo, ma è comunque adatto a garantire la crescita del bimbo.
Il latte in formula è presente sia in versione liquida che in polvere. Anche se alcune mamme credono che il latte artificiale liquido sia ritenuto meno sostanzioso rispetto alla polvere, e che di conseguenza appesantisca meno lo stomaco e riesca a conciliare meglio il sonno dei bimbi, in realtà non è così. Entrambi, se il latte in polvere viene preparato seguendo con accuratezza le istruzioni, hanno le stesse proprietà. Può però accadere che, se non si è precisi con le dosi, il latte artificiale in polvere risulti troppo carico, e quindi meno digeribile, con conseguenti coliche per il piccolo. Le differenze riesiedono solo nella modalità in cui viene somministrato e nelle occasioni in cui è preferibile l’uno o l’altro. Qual è la tipologia di latte in formula più giusta per il tuo bambino?
Latte artificiale in polvere: le caratteristiche
Il latte artificiale in polvere, come abbiamo anticipato, deve essere preparato seguendo un procedimento molto accurato, che prevede la sterilizzazione del biberon e la misurazione precisa del latte in polvere con il misurino. Infatti, a differenza di quello liquido, non è subito pronto all’uso ma richiede una serie di passaggi per essere preparato. Niente di troppo complesso, certo, ma comunque può non essere così semplice prepararlo quando si è in giro oppure mentre il tuo bimbo sta piangendo disperato. Dovrai sempre considerare una decina di minuti, per ogni pasto. Anche se, occorre dirlo, dopo poche volte, la mamma e il papà saranno sicuramente già in grado di preparare il latte in formula in polvere in pochissimo tempo, e tutto diventerà automatico.
Inoltre, proprio come il latte artificiale liquido, non può essere conservato a lungo, perché è soggetto a microrganismi patogeni che si possono moltiplicare anche molto velocemente, sia che venga conservato a temperatura ambiente, che in frigorifero. Nel caso tu decida di preparare del latte in formula in polvere, fai attenzione anche all’acqua: deve contenere una quantità di nitrati inferiore ai 10mg/l ed è preferibile che sia un’acqua oligominerale naturale.
Infine, ogni volta che il latte è stato consumato dal tuo bimbo, il biberon e la tettarella vanno sterilizzati prima di essere riutilizzati.
Latte artificiale liquido: le caratteristiche
Il latte artificiale liquido è venduto in bricchetti da mezzo litro circa, già sterilizzato e pronto per l’uso. Si tratta di una soluzione pratica e ideale per genitori che vanno di fretta, perché è sufficiente scaldarlo per preparare una poppata al tuo bimbo. L’aspetto di maggiore comodità è che per consumarlo è sufficiente riscaldarlo a bagnomaria oppure, se si è fuori casa e non si ha a disposizione un fornello, può essere mantenuto in caldo.
Una volta aperto, il latte artificiale liquido, può essere conservato in frigorifero fino a 48 ore, ma non di più. Occorre infatti fare sempre attenzione a non lasciare per troppo tempo il latte artificiale liquido in frigorifero, perché il rischio è che si contamini e sia dannoso per il piccolo. Rispetto al latte in polvere, il latte in formula liquido costa di più. Inoltre, ha una scadenza più breve, quindi non è possibile acquistare una grande dose con anticipo.
Entrambe le tipologie di latte, in polvere o liquido, hanno identiche caratteristiche nutrizionali. Quindi, la scelta dipende esclusivamente dai vantaggi o dagli svantaggi che si possono avere dall’uso di uno o dell’altro tipo.
Quanto latte artificiale per un neonato
La crescita di un neonato è fondamentale, soprattutto nei primi mesi. In quel periodo dovrebbe essere di circa 150/200 grammi a settimana.
Per capire quanto latte artificiale è necessario dare, ad ogni poppata, si può fare un semplice calcolo: si calcola il peso del bambino in grammi, si divide per 10 e al risultato ottenuto si aggiunge 250. Il risultato indica la quantità di latte che il bambino deve assumere durante il giorno e che va divisa per il numero di poppate che fa ogni giorno.
Il latte artificiale, in alcune situazioni, viene consigliato dal prediatra in aggiunta a quello naturale, dell’allattamento al seno. In questi casi sarà il pediatra a valutare, in base alle condizioni del bambino e al suo peso, quanto latte artificiale aggiungere dopo la poppata oppure se non sia meglio aggiungere una poppata serale con il biberon.
Cosa succede se si sbaglia la dose di polvere
Il rischio principale, se si sbaglia la dose di polvere nella preparazione del latte artificiale, sono le coliche gassose per la fermentazione intestinale. Anche la stipsi è una conseguenza piuttosto frequente. Infatti, potresti notare evacuazioni più dure e meno frequenti, rispetto a quelle che si avrebbero consumando il latte naturale o quello artificiale liquido in cui le proporzioni sono già fatte e quindi perfette.
Inoltre, i bambini che ricevono latte artificiale in polvere “troppo carico”, rischiano la dermatite seborroica. Ovvero piccole e antiestetiche bollicine che compaiono sulla fronte e sulle guance. A volte la dermatite viene interpretata come “intolleranza” e non è raro che i pediatri consiglino di consumare latti artificiali per intolleranze.
Infine, una quantità eccessiva di latte artificiale può portare a obesità.
Quando è più adatto il latte artificiale in polvere
Il latte in formula subisce un trattamento, prima al momento della sua fabbricazione e poi una volta aperta la confezione, per la preparazione.
Questa tipologia di latte in formula ha il grande vantaggio di essere più economico di quello liquido, quindi se vuoi ottenere un ottimo prodotto ma tenere anche sotto controllo il prezzo, sarà la soluzione giusta per te e il tuo bimbo. Occorre fare però attenzione nella preparazione. Il latte in polvere non è sterile e la sua contaminazione può avvenire al momento della sua preparazione in fabbrica o dopo l’apertura della confezione. Se hai intenzione di utilizzare il latte in polvere fuori casa devi dotarti di un thermos di acqua bollita. Se è pieno e ben chiuso, l’acqua si manterrà ad una temperatura superiore ai 70°C per diverse ore. Non è necessario sterilizzare il thermos se viene usato unicamente per conservare dell’acqua bollita destinata alla preparazione del latte. Basta lavarlo e risciacquarlo con acqua bollita prima dell’uso. Attenzione però: se sei in giro, lavati sempre bene le mani, per evitare che la polvere o il biberon si contaminino con germi.
Il latte artificiale, una volta preparato, deve essere usato immediatamente e non si può riscaldare. Però quando è ancora in polvere, una volta che la bustina viene aperta può essere conservata più a lungo del latte artificiale liquido.
Le dosi di latte artificiale sono consigliate e prescritte da pediatra, in base al peso del tuo bimbo, ma generalmente la diluizione del latte artificiale in polvere prevede un misurino ogni 30ml di acqua.
Quando è più adatto il latte artificiale liquido
Il latte in formula liquido è pronto per l’uso, quindi è sterile fino a quando non è aperto. Si tratta di una scelta più sicura rispetto al latte in formula in polvere, soprattutto se si è fuori casa e non ha la possibilità di preparare un biberon in sicurezza, sterilizzando bene tutto prima dell’uso. Infatti, con questa tipologia di latte artificiale, è sufficiente avere a portata di mano un bricchetto, scaldarlo ed è subito pronto per la pappa del bambino. Sarà la soluzione migliore per preparare una poppata al tuo bimbo, velocemente. Ma quali sono gli svantaggi? Se il bimbo è molto piccolo si rischia di sprecarlo perché un intero bricco di latte artificiale liquido potrebbe essere troppo per lui, inoltre, essendo più costoso di quello in polvere lo spreco potrebbe essere notevole. Il latte artificiale liquido è dosato per bimbi più grandi, quindi se il tuo bambino ha ancora pochi mesi potrebbe non essere la soluzione giusta per lui, ma potresti pensare di utilizzarlo quando è un po’ più grande.
Diverse tipologie di latte artificiale
Non tutti i latti artificiali, siano essi in polvere o liquidi, sono uguali. Il latte formula 0 liquido è un alimento completo, pensato per l’alimentazione del neonato nato prematuramente, con un peso alla nascita compreso tra 1500 e 2500 g, e ha l’obiettivo di favorire un adeguato recupero di peso del piccolo. Il prodotto è adatto come unica fonte di nutrimento dalla nascita.
I latti artificiali per lattanti, detti anche “di partenza” sono contrassegnati dal numero 1 e hanno una composizione più simile possibile a quella del latte materno. Questa tipologia di latte è costituita principalmente da carboidrati, in massima parte lattosio, e la parte rimanente è formata da glucosio o malto destrine.
Dopo i primi cinque, sei mesi di vita si passa al latte di proseguimento, ovvero il numero 2. Questa tipologia di latte artificiale è più ricca di minerali, vitamine, carboidrati e acidi grassi essenziali in risposta alle maggiori capacità digestive del bimbo.
Per i bambini che hanno un rischio familiare allergico ci sono poi i latti H.A., ovvero Hypo Allergenic, formulati in maniera tale da perdere gran parte della loro capacità di generare intolleranze. Attenzione però: vanno sempre prescritti dal pediatra. Inoltre si tratta di latti più costosi degli altri. Bisogna però dire che è molto raro che un bambino nasca già intollerante. Infatti, entrambi i genitori dovrebbero trasmettergli il gene per questo tipo di disturbo e generalmente l’intolleranza si manifesta nell’arco dell’adolescenza. Come ci si accorge se il proprio bimbo è intollerante a qualcosa? I sintomi principali sono il più delle volte diarrea, crampi addominali, e gonfiori tra la mezz’ora e le due ore dopo aver bevuto il latte. In questi casi si utilizza il latte di soia per bambini costituito quasi esclusivamente da proteine della soia e privo di lattosio e saccarosio. Nel caso di questo latte, i grassi sono costituiti da una miscela di oli vegetali. Se il tuo bimbo ha problemi di reflusso o di cattiva digestione, il tuo pediatra potrebbe prescrivergli un latte idrolizzato, composto da proteine che vengono sminuzzate per essere meglio digerite.
Non esiste un miglior latte in formula rispetto agli altri, oggi ce ne sono tantissimi e sono tutti di ottima qualità. Inoltre tutti seguono “la formula”, quindi contengono la stessa quantità di nutrienti. Quello che cambia potrebbe essere il sapore. Il pediatra consiglierà una marca, ma sarai tu ad accorgerti se il tuo bimbo lo gradisce, più o meno di altri. Infatti, anche se la composizione e la formula del latte artificiale vengono stabilite da organizzazioni internazionali, può capitare che un latte risulti meno digeribile di un altro. La differenza è data da alcune sostanze che sono state aggiunte alla formula di base.