L’allattamento è un momento molto delicato, per mamma e bambino. Alcune volte però può essere difficoltoso, per diversi motivi, e un tiralatte potrebbe diventare un ottimo alleato nell’alimentazione del vostro piccolo. Ma non solo, infatti il tiralatte è un grande aiuto sia che voi abbiate bisogno di tirare il latte quotidianamente, sia che lo facciate occasionalmente.
Oggi vi spiegheremo quali caratteristiche dovrebbe avere un tiralatte, concentrandoci soprattutto sul modello elettrico, come funziona e come scegliere il modello più adatto a voi.
Indice
A cosa serve il tiralatte
Non tutte le mamme sono uguali e non tutti i bambini sono uguali. Per questo esistono diverse tipologie di tiralatte, per i diversi usi che se ne possono fare. Oggi vedremo insieme quali sono le varie tipologie.
La prima domanda che occorre porsi, nella scelta di un tiralatte è: quanto spesso si allatta? Ovviamente l’allattamento è composto da alcune fasi diverse, i primi cinque giorni sono quelli dell’avvio, dal giorno sei al giorno 30 invece si parla di formazione, dopo il primo mese invece si fa riferimento al mantenimento. Quindi, se state cercando il tiralatte più adatto a voi dovete tenere in considerazione il periodo in cui vi trovate, unito anche alle vostre circostanze personali e a quelle del vostro bambino. Ovvero: il bambino non riesce a nutrirsi al seno e siete costrette ad estrarre il latte per ogni poppata. Infatti alcuni bambini non possono essere allattati al seno a causa di difficoltà di attacco o di suzione, a volte perché nati prematuri, perché hanno esigenze speciali o perché non godono di buona salute. Per questo motivo, se la mamma e il bimbo vengono separati, affinché i piccoli possano godere dei benefici del latte materno, è necessario tirarlo. Poi, se desiderate allattare al seno ed estrarre il latte di tanto in tanto, quando non potete farlo voi, sarà sufficiente un tiralatte elettrico singolo.
Alcuni tiralatte sono dotati di alcuni accessori, come ad esempio una o più tettarelle. Altre ancora offrono più biberon. In questo modo non perderete tempo a sterilizzare ogni volta, ma potrete mettere il latte nella bottiglietta subito dopo l’estrazione e somministrarla direttamente al bambino. Altro accessorio utile sono le coppette assorbilatte, che evitano il fatto che le perdite di latte possano macchiare reggiseno e gli abiti. Prima dell’acquisto è quindi utile anche valutare quanti e soprattutto quali accessori sono inclusi e se vi possono servire o meno.
In quali situazioni è fondamentale
Esistono alcune situazioni in cui il tiralatte diventa davvero fondamentale. Ad esempio, nel caso in cui il bambino non abbia una suzione sufficientemente vigorosa, come nel caso dei prematuri, oppure nei mesi successivi, quando la mamma deve allontanarsi dal bambino, ma non può rinunciare a dargli il proprio latte. Il consiglio di tutti i pediatri però è di aspettare che il piccolo abbia compiuto almeno 40 giorni di vita, quando ormai l’allattamento al seno è ben avviato. Anche nel caso in cui i capezzoli siano rientranti, può essere utile il tiralatte. Infatti, per favorire la sporgenza, aspirando di tanto in tanto il capezzolo con il tiralatte.
Inoltre, i tiralatte possono essere utili durante la fase di passaggio tra l’alimentazione esclusiva a base di latte e l’introduzione di altri alimenti liquidi o solidi. Possedere un tiralatte può tornare utile anche per condividere l’esperienza della nutrizione del neonato con il proprio partner che, altrimenti, ne resterebbe escluso per i primi 6-12 mesi dalla nascita.
Come scegliere il modello giusto: le dimensioni
Nel vostro acquisto fate attenzione anche alla misura della coppa, se non è corretta, il rischio è che l’estrazione non sia efficace e potreste provocare piccole lesioni dolorose ai capezzoli. Per individuare la misura giusta, il vostro capezzolo non deve toccare le pareti del cono. Se questo accade significa che la coppa è troppo piccola; se invece nel cono entra anche parte della mammella, significa che la coppa è troppo grande.
Tiralatte manuale o elettrico
I tiralatte manuali sono più economici di quelli elettrici, e anche più silenziosi e comodi se si necessita di tirare il latte occasionalmente. Se invece avete bisogno di usarlo frequentemente potrebbero essere più adatti quelli elettrici, dove è un motore a gestire l’estrazione.
I tiralatte manuali sono maneggevoli e possono essere portati comodamente in giro, ma l’aspirazione del latte è piuttosto lenta. I modelli principali sono a siringa, da appoggiare direttamente sul seno, oppure a stantuffo, con una campana anatomica da appoggiare al seno e una pratica maniglia per reggerlo. Esistono poi alcuni modelli a pompetta, simili all’apparecchio per misurare la pressione, ma sono sconsigliati da molti medici.
Il tiralatte elettrico invece è consigliato a tutte quelle mamme che hanno intenzione di farne un uso prolungato. Infatti, il tiralatte elettrico è veloce e riproduce in modo molto naturale la suzione-pausa della poppata. Il tiralatte elettrico ha un costo maggiore, ma hanno vita lunga. Funzionano a batterie, non sono silenziosi e hanno una valvola che regola la frequenza di aspirazione.
Se avete intenzione di portarvi in giro il vostro tiralatte, è fondamentale anche la dimensione. Alcuni modelli si possono facilmente portare in giro e usare all’occorrenza. In commercio si trovano anche piccoli tiralatte elettrici, alimentati a batterie o con un trasformatore. Sono tutti piuttosto piccoli e maneggevoli, ma non tutti sono silenziosi.
Tiralatte singolo o doppio
Altra caratteristica che potrebbe avere un tiralatte è l’essere singolo o doppio. Quello singolo è più indicato per un’estrazione occasionale. Quello doppio invece estrae il latte da entrambi i seni e risulta più comodo per alcune estrazioni regolari, ad esempio quando si torna a lavoro. Il tiralatte doppio dimezza il tempo di estrazione, quindi anche se non avete molto tempo risulta essere l’ideale. Inoltre, il latte estratto con un tiralatte doppio ha un contenuto di grassi e calorie maggiore, quindi è maggiormente indicato per i bambini.
Come si tira il latte
Non esiste un momento valido per tutte le donne. Alcune preferiscono tirare il latte al mattino, dopo il picco notturno di prolattina, altre invece dopo la poppata, se il bimbo non svuota completamente il seno. Infatti, tirare latte dopo la poppata può aiutare a produrne di più per la prossima. Attenzione però: in alcuni casi bisognerà fare in modo di non esagerare, per non produrne troppo. Vi consigliamo quindi di provarlo in diversi momenti della giornata, per capire quando è meglio utilizzarlo per il vostro caso. Nel caso di tiralatte singolo occorre regolarsi su ogni mammella, mentre nel caso di quello doppio, potete tirare latte ininterrottamente per 7-15 minuti. Bisogna però fare attenzione perché l’estrazione in doppio aumenta la produzione di latte, per cui bisogna stare attente a non esagerare per non provocare la formazione di un ingorgo.
Per tirare il latte è bene che la mamma si ritagli un momento tranquillo, in modo che venga stimolato il rilascio di ossitocina endogena, che a sua volta favorisce quello di latte. Potrebbe essere utile massaggiare il seno con acqua tiepida prima dell’estrazione, aiutandosi magari con il getto della doccia o con un bagno caldo.
La coppa del tiralatte deve essere appoggiata affinché si crei il vuoto. A questo punto si strizza la pompetta nel caso del tiralatte manuale o si aziona il motorino nel caso di quello elettrico e il latte comincia a fuoriuscire, riempiendo la bottiglietta che potrà essere utilizzata per conservare il latte in frigorifero o per darlo subito dopo al bambino nel caso tu debba uscire. Ricordati che il latte che esce dal tuo seno è sterilizzato e pronto all’uso, mentre quello che conservi nella bottiglietta potrà restare fuori dal frigo per 3 ore prima che inizi la colonizzazione microbica, altrimenti potrai conservarlo in frigo per 24 ore o in freezer per 3 mesi.
Come si pulisce il tiralatte
Il tiralatte va sempre pulito con acqua calda, magari aggiungendo del detergente per i piatti. Poi una volta lavato va asciugato con un panno pulito. Non devono rimanere umidi o bagnati a lungo se non si vuole rovinarli. I tiralatte si smontano con facilità e vanno sempre puliti e sterilizzati dopo l’uso. La sterilizzazione va fatta invece una volta al giorno, sia che si tratti di sterilizzazione a freddo o a caldo.
Le migliori marche
Tra le marche più amate dalle mamme ci sono Medela, molto valida per i tiralatte elettrici, e Chicco, brand conosciuto per tutto quello che riguarda i prodotti bimbo, dai girelli fino ai seggiolini.
La bontà di una marca influisce anche sul prezzo, ovviamente. Così come il fatto che si tratti di un prodotto manuale o elettrico. Infatti un tiralatte manuale può costare intorno ai 30-40 euro, mentre uno elettrico può andare dai 30 ai 120-150 euro.
La marca di un tiralatte è importante anche per la gamma di altri prodotti ad esso correlati: è il caso di accessori per la somministrazione del latte ma anche della sua conservazione, come ad esempio contenitori, biberon, tettarelle oppure scaldabiberon.
I modelli migliori
Il primo modello che vi consigliamo è Lictin Tiralatte elettrico e automatico. Si tratta di un tiralatte super silenzioso e touch screen LCD, con display digitale LCD Blu-Ray che vi consente di vedere lo schermo chiaramente durante la notte. La batteria interna è ricaricabile, il design è leggero e la ricarica può avvenire anche tramite USB. Inoltre, il motore fa pochissimo rumore e non disturberà il bambino mentre sta riposando.
Altro modello ottimo è il tiralatte Swing Flex 2-Phase di Medela, elettrico e singolo, che con il suo angolo di apertura di 105° delle coppe riduce la pressione e agevola il flusso del latte, garantendo l’11% di estrazione di latte in più rispetto ad un tiralatte standard. Inoltre, è ancora più confortevole, perché le coppe per il seno ovali con bordo morbido possono essere ruotate in modo tale che l’estrazione sia sempre confortevole in qualsiasi posizione. E’ anche delicato e naturale, imitando la suzione dei bambini per donare un’esperienza di estrazione più naturale. Infine, potrete regolarlo su 11 livelli di potenza. Vi verrà fornito con due misure diverse di coppe per il seno. Il suo funzionamento è a batterie o con adattatore; compatto, leggero e silenzioso; fabbricato in Svizzera.
- #1 brand negli ospedali* (*Tiralatte, in base alla...
- Più latte materno, in meno tempo: estrazione...
Ottimo anche il tiralatte elettrico Chicco Naturally Me, con 10 livelli d’intensità, di colore bianco.
Delicato durante l’estrazione imita la suzione del neonato per consentire un’estrazione naturale, confortevole e rilassata. Si tratta di un apparecchio intuitivo e facile da usare: si può impostare facilmente grazie ai pochi tasti ed all display LCD per personalizzare l’estrazione in base alle proprie preferenze, si può scegliere tra ben 10 livelli d’intensità differenti, sia nella fase di stimolazione che nella fase di estrazione e contiene anche una tettarella inclinata per trasformare il contenitore latte direttamente in un biberon. Il design è compatto, ergonomico ed intuitivo, per rendere l’uso ancora più semplice, facilitare il trasporto e rendere l’assemblaggio intuitivo. Inoltre, è compatibile con i biberon della linea Chicco NaturalFeeling.
- TIRALATTE ELETTRICO: Il tiralatte elettrico Chicco...
- 2 FASI: Si attiva in modalità STIMOLAZIONE, con...
Speriamo che questo articolo vi sia stato utile per scegliere il migliore tiralatte elettrico adatto alle vostre esigenze.