La cacca dei neonati dipende moltissimo da quello che mangia il bambino, se latte materno o latte artificiale. Oggi vogliamo approfondire meglio il rapporto tra cacca del neonato e latte artificiale. Continuate a leggere per saperne di più.
Indice
- 1 L’allattamento artificiale: quando è necessario
- 2 Il latte artificiale è sempre uguale?
- 3 Com’è la cacca (verde) del bambino che prende latte artificiale
- 4 Cosa cambia con lo svezzamento?
- 5 Stitichezza nei neonati
- 6 Quando va cambiato il pannolino
- 7 Le prime feci: il meconio
- 8 Anomalie nelle feci dei neonati
- 9 Latte artificiale e allergie
- 10
- 11 Come capire se non digerisce il latte artificiale
- 12 Come capire se il vostro bimbo viene alimentato correttamente
- 13 Come far digerire il neonato
L’allattamento artificiale: quando è necessario
Il latte materno, come tutti noi sappiamo, è l’alimento perfetto per i neonati. Ricco di tutto quello che serve ad un bambino per crescere sano e forte. Accade però che a volte l’allattamento al seno non sia possibile, quindi in quei casi occorre che venga somministrato al piccolo latte in formula. Il latte in polvere solitamente viene dato ai neonati fino ai sei mesi di vita, poi si passa a un latte di “proseguimento”, liquido o in polvere, per tutto il primo anno di vita.
Il latte artificiale è sempre uguale?
Esiste una normativa che decide che qualunque produttore di latte artificiale deve adottare una formula. Quindi sì, tutti i latti artificiali sono uguali per quanto riguarda gli ingredienti. Esistono però alcune piccole differenze che possono cambiare la percezione del gusto da parte dei bambini. Non c’è quindi da stupirsi quando si sente dire da una mamma che il proprio bimbo preferisce un latte anziché un altro. Infatti, queste piccole differenze che ogni produttore può applicare alla formula, possono cambiare il gusto del latte e renderlo più o meno gradevole al piccolo.
Com’è la cacca (verde) del bambino che prende latte artificiale
Se il vostro bimbo viene nutrito con latte artificiale la sua cacca, rispetto a quella di un bambino nutrito con latte materno, sarà diversa. Sarà infatti più pastosa e compatta, di colore giallo chiaro o marroncino. Inoltre, anche la frequenza delle evacuazioni sarà diversa. Il bambino nutrito con latte in formula la fa più raramente. Non è raro che alcune mamme che si trovano ad affrontare un allattamento artificiale chiamino preoccupate i dottori, chiedendosi se sia normale che il bambino evacui così poco. Se vostro figlio prende latte artificiale è perfettamente normale.
Se il neonato è alimentato con latte materno le feci di solito sono più molli ed emesse praticamente dopo ogni pasto.
Cosa cambia con lo svezzamento?
Quando, oltre al latte, il bambino viene nutrito anche con altri cibi tipici dello svezzamento, la sua flora batterica intestinale cambia e, allo stesso modo, cambiano anche le feci, che assomiglieranno sempre di più a quelle degli adulti. Quando il bambino inizia lo svezzamento, la sua cacca sarà di colore più scuro, sarà più dura e anche più maleodorante. Questo cambiamento sarà ancora più evidente per i bambini che sono passati dal latte materno allo svezzamento, perché quelli che hanno iniziato ad assumere latte artificiale hanno già subito dei cambiamenti nella flora batterica.
Inoltre, con lo svezzamento vi accorgerete che nelle feci del vostro bimbo sono presenti anche alcuni residui alimentari, in genere vegetali, come piselli o carote. Non c’è niente di strano. I vegetali sono particolarmente ricchi di fibre, quindi i bambini così piccoli non li digeriscono ancora completamente.
Nel bambino che sta seguendo lo svezzamento può succedere che le feci assumano colorazioni particolari, come verde, arancione o rosso. Tutto dipende da quello che si è mangiato.
Stitichezza nei neonati
Se il bambino sta bene e le feci sono morbide e del giusto colore, non dovete preoccuparvi. Se invece succede che un bimbo non faccia la cacca per alcuni giorni occorre contattare il pediatra. Qualora è sufficiente una leggera stimolazione tattile della zona intorno all’ano, per esempio con un sondino. Vogliamo tranquillizzarvi: di solito la situazione si risolve da sola. Se non si interviene però, e la situazione si protrae a lungo nei giorni, l’intestino riassorbe acqua e le feci diventano sempre più dure, complicando l’evacuazione da parte del piccolo, che potrebbe sentire male e quindi trattenerle. In questo modo si finisce per innescare un circolo vizioso che può portare alla stitichezza.
Se un bimbo nutrito con latte artificiale scarica raramente occorre consultare il pediatra. Solitamente un bambino che segue questa alimentazione può scaricare anche ogni tre o quattro giorni. Se però passa questo tempo e il bambino non scarica, oppure la stitichezza diventa abituale, occorre segnalare la cosa al medico.
Può succedere che i bambini non facciano la cacca, in linea di massima non è nulla di preoccupante.
Quando va cambiato il pannolino
Il pannolino va cambiato poco dopo che il neonato ha fatto la cacca. L’ideale sarebbe cambiarlo anche dopo la pipì, per evitare che si creino irritazioni o dermatiti da pannolino. Quando si cambia il pannolino è importante lavare il sederino con acqua e detergente delicato indicato per neonati, e asciugare delicatamente con un asciugamano. Solo quando sarà perfettamente asciutto dovrete mettere il pannolino pulito.
Le salviette invece possono essere utilizzate quando si è fuori casa e lavare il neonato non è così semplice, a causa della mancanza di acqua corrente e asciugamani, evitate invece di utilizzarle tra le mura domestiche, perché non garantiscono una pulizia ottimale e la delicatezza necessaria per la pelle dei vostri piccoli.
Le prime feci: il meconio
La cacca di un bambino, nei primi tre giorni di vita, prende il nome di meconio. Ha un colore verde-nerastro e una consistenza un po’ appiccicosa difficile da pulire. Il meconio è costituito da quello che c’era nell’intestino del feto durante la gravidanza. Principalmente muco e liquido amniotico. È molto importante che cominci a essere emesso nelle prime 24 ore di vita del bambino. Se questa emissione tarda ad arrivare potrebbe esserci qualcosa che non va, come ad esempio un ostacolo al transito nell’intestino oppure un’anomalia metabolica. Dopo il meconio ci sono le feci di transizione, più verdastre e meno appiccicose. Queste saranno poi sostituite definitivamente dalla normale cacca del bambino, dettata dalla sua alimentazione.
Anomalie nelle feci dei neonati
Esistono alcune variazioni nella cacca dei neonati, nella maggior parte dei casi non devono mettere in allarme, ma bisogna sempre prestare attenzione.
Feci di colore verde
Se la cacca del neonato è di colore verde potrebbe significare scarsa alimentazione. Se il colore è verde scuro, potrebbe esserci invece un’infezione intestinale o un’intolleranza alimentare. Se il vostro bimbo assume latte artificiale e produce feci di questo colore potrebbe essere un segnale di intolleranza verso qualche componente del latte artificiale, in particolare di qualche componente del latte vaccino.
Feci nere
Se la cacca del vostro bimbo è nera potrebbe essere legata ad un’integrazione di ferro, oppure nel caso in cui abbia anche una consistenza molto molle, potrebbe significare un sanguinamento a livello dello stomaco.
Feci biancastre
Le feci biancastre nel neonato devono destare preoccupazione ed essere subito segnalate al pediatra, perché potrebbero indicare un’ostruzione delle vie biliari. Infatti, la cacca dei neonati tende a essere gialla per via dei sali biliari che contengono. Se sono bianche, vuol dire che i sali biliari non ci sono. Esiste quindi un problema che impedisce all’organismo del bimbo di eliminare i sali biliari. Per tranquillizzarvi vogliamo però dire che questa condizione di solito è congenita e non insorge all’improvviso. Questo significa che è già presente alla nascita.
Feci con piccole striature di sangue
Potrebbero essere legate a una piccola escoriazione nella mucosa anale, dovuta all’espulsione di feci dure. Non è grave, ma occorre tenere d’occhio la situazione perché potrebbe trattarsi anche di una colite allergica, causata dalle proteine del latte vaccino. Quest’ultimo caso è piuttosto frequente nel caso di bambini alimentati con latte artificiale.
Feci con muco
In genere il muco viene prodotto e riassorbito dal colon, ma può succedere che non tutto venga riassorbito e che un po’ transiti nell’intestino. Non si tratta di un episodio preoccupante, se isolato. Se la situazione si ripete potrebbe invece trattarsi di un’infiammazione del colon.
Latte artificiale e allergie
Controllando la cacca del vostro bimbo vi potrete accorgere anche di eventuali allergie. Il latte artificiale, non tutti lo sanno, viene formulato sulla base del latte vaccino, ovvero il latte di mucca. Può verificarsi quindi la situazione in cui un neonato sviluppi una reazione allergica alle proteine del latte vaccino contenute nel latte artificiale.
Controllando le feci del piccolo potrete capirlo. La prima cosa che potreste notare è sangue oppure muco nelle feci, questi due aspetti potrebbero significare la presenza di un’infiammazione intestinale e quindi di una possibile allergia. Altri segnali che possono dirvi se qualcosa non va sono diarrea, vomito e coliche in corrispondenza delle poppate oppure alcune eruzioni cutanee. Se il vostro piccolo, dopo aver mangiato, piange frequentemente possono essere altri sintomi da non sottovalutare. Vi consigliamo, in questi casi, di parlare con il vostro pediatra. Nel caso in cui, dopo un approfondimento, il vostro bimbi risulti allergico al latte vaccino, il medico saprà suggerirvi un’alternativa da utilizzare.
Come capire se non digerisce il latte artificiale
Per capire se un neonato non digerisce il latte artificiale, occorre controllare se si manifestano coliche, reflusso e altre alterazioni.
I tempi di digestione, nel caso in cui il neonato venga attaccato al seno, sono più veloci. La consistenza del latte materno cambia durante la poppata. All’inizio è più liquida, poi diventa più consistente e nutriente. Sarà poi il neonato a decidere se fermarsi solo al primo latte perché ha solo sete oppure continuare ancora, perché ha fame.
Il latte artificiale è invece più complesso da digerire, e il neonato ci metterà più tempo. Per questo motivo di solito si consiglia di aspettare tre ore tra una poppata e l’altra. Il neonato, dopo la poppata di latte artificiale, dovrebbe sempre fare un ruttino per espellere l’aria ingerita insieme al latte. Se però dopo la poppata di latte artificiale continua a fare ruttini oppure è nervoso o si lamenta in continuazione, potrebbe non digerire il latte artificiale. Dopo aver consultato il pediatra potreste provare a cambiare il latte. Alcuni latti artificiali risultano essere troppo pensanti e potrebbe essere necessario fare qualche tentativo prima di individuare quello giusto.
Come capire se il vostro bimbo viene alimentato correttamente
Occorre controllare la cacca, per capire se il vostro bimbo viene alimentato nella giusta quantità e correttamente. Se fa regolarmente pipì e cacca significa che sta bene. Ci sono bambini che evacuano dopo ogni poppata ed altri che invece lo fanno una volta al giorno. Quindi bisogna valutare caso per caso. Un bimbo alimentato con latte artificiale evacuerà meno di uno allattato al seno.
Ovviamente monitora sempre la crescita del bimbo, sia autonomamente che con il pediatra. Quest’ultimo potrà infatti decidere di applicare alcuni correttivi alle quantità di latte artificiale da consumare, calcolati sulla base del peso del bimbo. Non tutti i neonati sono uguali, però. Alcuni sono mangioni altri invece lo sono meno. Però se vi sembra nervoso dopo la poppata, chiedete un consulto al pediatra.
Come far digerire il neonato
Per aiutare il vostro bimbo a digerire occorre tenerlo in verticale, senza metterlo subito in posizione sdraiata dopo la poppata, fargli appoggiare la testa alla spalla e dargli qualche colpetto sulla schiena, per fargli fare il ruttino. Continuate così per circa dieci o quindici minuti. Il rigurgito o il vomito sono più frequenti nei primi mesi, poi passeranno da soli.